Chi sono

La scoperta di chi sono, che ci faccio qui e di cosa sono realmente fatto è stata da sempre la meta del mio ricercare per scoprire le varie facce della realtà apparente delle cose per poi indagarne la sostanza stessa. Questa è la mia storia.

Sono nato in questa vita il 12 Settembre 1969, probabilmente tra le 16,00 e le 17,00 di un venerdì in una città che non era la mia e questo senso di mancata appartenenza e disorientamento me lo sono portato a lungo dentro…
Nasco da genitori buoni ed onesti ma un po’ perbenisti con poca propensione all’introspezione lucida in assenza di pregiudizi e vivo la mia infanzia in un ambiente medio borghese di una cittadina di provincia nel napoletano: Torre del Greco. Anche quel perbenismo ed una ricorrente attenzione alle apparenze segnerà molta della mia strada creandomi non pochi problemi d’identificazione e socializzazione.
Mia madre era dolce e buona con me, quando facevo ciò che le aggradava, il mio papà invece non era mai in casa, non ci ha fatto mai mancare il pane ed il tetto - e per lui che aveva vissuto la guerra era già tanto - era orgoglioso di me… soprattutto quando facevo bella figura. Oggi li amo tantissimo anche se il mio papà da qualche anno non lo posso abbracciare più. Ho una bellissima sorella, Mariaprincipia.
Da quando avevo 5 anni inizio a suonare il pianoforte, uno strumento familiare perché mamma, insegnante di Educazione Musicale della Scuola Media, lo aveva studiato da ragazza. Dimostrando predisposizione e musicalità, proseguo gli studi musicali bruciando velocemente le tappe. A 20 anni mi laureo brillantemente al Conservatorio, dopo aver già fatto numerosi concerti pubblici, concorsi ed apparizioni varie e continuo gli studi presso la Facoltà di Lettere Moderne all’Università Federico II di Napoli.
La mia mente curiosa e ricercatrice mi rende particolarmente versatile nell’apprendimento di qualsiasi cosa susciti il mio interesse. Così inizio ad esprimermi con parole, suoni, con la pittura, l’incisione dei cammei, iniziando ad indossare gli abiti dell’artista, veste molto utile a lasciar passare - senza conseguenze rilevanti - parecchie delle mie stravaganze.
Se da un lato mi spinge la voglia di superare etichette e limitazioni di un conformismo in cui sono immerso, dall’altro mi rende inquieto la necessità di affermazione personale, dell’accettazione e del riconoscimento degli altri.
E dal momento che se cresci con la convinzione che sei amato e gratificato solo se diventi “qualcuno”, la prima cosa che farai è cercare approvazione e gratificazione all’esterno: inizio così a lanciarmi in una carriera pianistica brillante.
Il problema del lavoro in pratica non lo vivo, a 24 anni vinco la cattedra di Pianoforte Principale al Conservatorio di Palermo e sono il più giovane Ordinario in un Conservatorio di Musica italiano, dopo qualche anno Vicedirettore e poi, per uno scherzo del destino, divento nel 2000 il più giovane direttore di un Conservatorio di Musica (Potenza).
Mi sembrava di aver raggiunto il più grande dei traguardi: ammirato, considerato, intervistato, riconosciuto, persino una medaglia della Presidenza della Repubblica. Tutti, di colpo, si erano accorti che esistevo, i colleghi litigiosi di pochi mesi prima divengono miti e accondiscendenti, le colleghe carine poi, che prima non ti si filavano manco di striscio, iniziano a farti gli occhi dolci, ti cercano… persino l’Amministrazione comunale della mia città - da sempre allergica ad ogni forma di autentica cultura sul territorio - appena giunta la voce dei vari riconoscimenti, mi contatta per offrirmi la Direzione Artistica degli eventi musicali vesuviani. Persino i borghesi arricchiti del mio paese mi propongono di entrare nel Rotary, insomma, il mondo delle apparenze in cui vivevo si era accorto che esistevo.
Dopo un paio d’anni passati a vestire abiti che poco mi appartenevano, mi resi conto che quel ruolo con tutto ciò che comportava era per me perfettamente inutile. Conservando l’insegnamento in Conservatorio, fondai un Istituto per la diffusione e sviluppo delle attività artistiche e culturali, dedicandomi alla riprogettazione del sistema educativo della musica nell’infanzia ed alla realizzazione di eventi artistici. Sentivo però che troppo spesso, recitavo dei ruoli più per piacere agli altri e sentirmene gratificato, che per piacere a me stesso. Fu così che capii che forse dovevo cercare risposte altrove.
I segni non tardarono ad arrivare. Un giorno, entrando in libreria, urtai dei libri e ne cadde a terra uno: lo comprai.
Era La profezia di Celestino di James Readcliff che ebbe per la mia testa l’effetto di una doccia gelata. Una lettura che diede nome e significati a concetti che, prima, percepivo solo come fantasmi vaganti tra i miei pensieri e dei quali non riuscivo a cogliere alcuna spiegazione.
Mi resi subito conto che, aldilà di quella che avevo sempre creduto essere la percezione del mondo, c’era ben altro. Quelle semplici pagine di un romanzo furono l’efficace input per una ricerca personale fatta di letture, esperienze meditative, convegni, nottate di studio, discussioni, che in pochi mesi, mi fecero comprendere che stavo correndo da troppo tempo nella direzione sbagliata.
Nella mia vita avevo dato tanto, troppo spazio forse, a cose di cui potevo tranquillamente fare a meno. Quel “troppo” divenne allora insostenibile, un giogo che attanagliava, un peso che rallentava, un’ingombrante gabbia che imprigionava la mia sostanza più autentica. Dichiarai quindi guerra al fumo del nulla, al grigiore della costante insoddisfazione in cui vivevo e, sperimentando tutte le armi a disposizione, psicanalisi compresa, iniziai a smontare pezzo dopo pezzo, quel castello di carta che credevo essere uno splendido maniero. Tolsi un’armatura pesante e dannosa, per indossare abiti più leggeri e comodi.
Guarda caso quando nella vita inizi a semplificare, tutto si semplifica insieme a te: spariscono dalla tua presenza personaggi ingombranti, fidanzamenti decennali fatti di infelicità, situazioni familiari asfissianti, cambiano intorno a te le persone, cambiano i tuoi stessi gusti. Niente di ciò che c’era prima rispecchia il tuo nuovo modo di essere, una rivoluzione che investe ogni campo. Ed è assolutamente bellissimo…
Così inizi nella vita a fare solo le cose che ti piacciono e che senti Tue in modo autentico e vedi che queste scelte, giorno dopo giorno, portano benessere e prosperità nella tua vita. Scopri guardandoti allo specchio… il sorriso, ma con tratti completamente nuovi.
Stai sperimentando il cambiamento.
Ovviamente quando inizi un processo di rinnovamento e ti accorgi per la prima volta che stai provando sulla tua pelle la luce e il calore del sole, è molto difficile che torni indietro sui tuoi passi ad accettare di essere scaldato da una lampada al neon! Per cui, non c’è rimedio, puoi solo andare avanti… senza inutili remore.
E quindi il mio cammino, fatto di incontri tutt’altro che casuali, mi porta a conoscere un Maestro amorevole ed una guida preziosa: Joao Carlos Perreira. Da qui l’iniziazione verso la più intrigante e meravigliosa delle scoperte: me stess e le mie potenzialità. Seguiranno negli anni le esperienze di Roy Martina sull’Equilibrio Emozionale, l’incontro con la medicina psicosomatica di Depaak Chopra - che di colpo mi spiega i perché di tutti i miei malesseri del passato – la frequenza della Scuola di Naturopatia e Medicina Tradizionale Cinese, la Scuola di Psicosomatica israeliana, fino all’incontro con l’uomo che ha saputo riunire il rigore medico scientifico occidentale con l’anima medica, mistica ed esoterica della cultura orientale: il Dott. Nader Butto. L’uomo e il Maestro che ho deciso di seguire.
Qui si fondono la mia e la sua esperienza e si rinsaldano le fondamenta del mio amore verso l’Esoterismo, ma non quello degli imbecilli che fanno le sedute spiritiche o cercano di sviluppare le facoltà mentali per sentirsi onnipotenti. Il resto è tutto un susseguirsi di scoperte, persone ed incontri, ormai consapevoli e non interpretati più come casuali: scopro la magia della vita, quella pura. Scopro Ermete, riscopro il messaggio originale del Cristianesimo.
Presto io, che inneggiavo allo scetticismo ateo, mi scopro e sento un cristiano ebreo. Si perché Gesù di Nazareth era un ebreo puro, gnostico, autentico e non voleva creare nessuna religione. E così mi immergo in studi sui vangeli, in comparazioni bibliche, studi cabalistici. Rispolvero il mio greco universitario e ritorno a tradurre testi dagli originali vangeli apocrifi. Conosco la saggezza dell’Oriente, la santità del Buddah ed apprendo l’unica verità che è alla base di ogni rivelazione spirituale: Dio, la Luce, l’Universo o come tu preferisci chiamarlo, lo hai dentro di te e ne sei parte integrante!
È inutile cercarlo in tutto ciò che è fuori di noi!
Se un giorno arrivi a tale consapevolezza, come farai allora a dire di te stesso che ti manca qualcosa, che sei un fallito, un negato, incapace, infelice… come farai a credere alla fortuna ed alla sfortuna, agli eventi esterni, alle disgrazie che ti influenzano, a confidare nelle azioni degli altri per migliorare la qualità della tua vita?
Come ti sentiresti se ti dicessi che la chiave di felicità, successo, crescita, perfezione, immortalità te la porti dentro ventiquattro ore su ventiquattro?
Fu così che, allora come oggi, decisi di imparare a tirare fuori questo da me… Ecco perché oggi sono qui a parlare con voi, ecco perché nasce www.massimilianoalbanese.it.
Internet è oggi il sistema d’informazione più immediato, veloce ed efficace. Il web è l’ambasciatore privilegiato di una comunicazione che, se usata per la crescita interiore e non solo per passatempo, può portare la consapevolezza ad un livello più profondo rispetto al normale fiume di nonsense che trova posto tra le sue pagine.
Questa diviene quindi oggi la sede che ho scelto per condividere il mio cammino con tutti voi, perché questo è oggi il messaggio che devo portare.
Troverete allora tra queste pagine alcune antologie di miei studi, pubblicazioni e lavori sulla medicina psicosomatica ed olistica, sulle medicine alternative, sulla fisica moderna, sulla kabbalah, sul concetto di anima, sulla sperimentazione della medicina energetica, sui dubbi che provo circa la bontà degli attuali metodi della Medicina classica occidentale, sugli interessi delle case farmaceutiche a non diffondere che l’elisir di lunga vita si può avere già con un’alimentazione sana ed uno stile di vita più vicino alla Natura, più vicino all nostra vera origine naturale.
Ma soprattutto troverete la testimonianza e la spiegazione di quel che faccio ogni giorno per vivere: il Metodo con cui ho aiutato me stesso ed aiuto le persone che si rivolgono a me, i miei esercizi, i miei seminari, il mio protocollo di visita. Se qualcosa può interessarvi tra queste pagine non esitate a prenderlo e farlo vostro, io non voglio nulla, il vero medico è un servitore e la valenza di ciò che fa sta in quel che sa costantemente donare agli altri. Buon viaggio…

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