Il metodo Calligaris

Metodo CalligarisIl Metodo Calligaris è un rivoluzionario sistema di riequilibrio energetico, così battezzato dagli ideatori, Flavio Gandini e Samantha Fumagalli, in onore al genio di Giuseppe Calligaris, ai suoi straordinari studi e alle sue mirabili scoperte.

Questo grande scienziato, che ha operato nella prima metà del ‘900, ha scoperto migliaia di corrispondenze riflesse sul corpo dell’uomo. Queste zone riflesse sulla cute, che egli denominò Catene lineari e Placche cutanee, corrispondono a memorie cristallizzate nel corpo fisico e nei sistemi energetici.

Tutto quello che un uomo percepisce colpisce i suoi sensi (e non solamente i cinque ordinari), fa vibrare i suoi sistemi energetici e poi diviene memoria (capace di influenzare e condizionare le “future” risposte). Ossia viene archiviato per tipo di sentimento, per ordine cronologico, per tipo di facoltà, eccetera.

Se adeguatamente stimolati, questi punti riflessi, ci parlano di emozioni, stati d’animo, sentimenti, eventi, pensieri e di tutte le facoltà ordinarie e straordinarie presenti dell’essere umano. Attraverso la stimolazione di questi punti è possibile:

  • promuovere risposte autonome di riequilibrio energetico, un equilibrio dinamico, come dinamica è la vita;
  • rielaborare episodi stressanti o dolorosi, promuovendo il risanamento di ferite che il tempo, da solo, non sarebbe in grado di rimarginare;
  • effettuare meditazioni e visualizzazioni mirate sfruttando il patrimonio personale di ognuno;
  • polarizzare il lavoro onirico;
  • risvegliare o incrementare facoltà superiori dell’essere umano.

Il tutto volto al conseguimento di una migliore qualità della vita e del benessere psico-fisico.

Chi era Giuseppe Calligaris?

Giuseppe Calligaris
Giuseppe Calligaris

Giuseppe Calligaris nacque nel 1876, a Forni di Sotto (UD) e nel 1901 si laureò a Bologna con una tesi intitolata “Il pensiero che guarisce”. Nel 1902 si trasferì a Roma, dove seguì da vicino il Prof. Mingazzini, direttore dell’istituto di Neuropatologia della Facoltà di Medicina di quell’Università. Qui egli iniziò ad osservare fenomeni che saranno fondamentali per la sua futura attività. Dal 1908 iniziò ricerche in parallelo ai suoi studi di neuropatologia, ricerche nel campo che lui stesso definì “Le catene lineari del corpo e dello spirito”.

Nel 1928 scoprì che la stimolazione, che chiamava “carica”, della linea assiale di un dito o di una linea interdigitale provoca, in ciascun individuo, sempre lo stesso riflesso fisico e, contemporaneamente, genera un sentimento sempre della stessa specie. Oltre a ciò, in breve tempo, scoprì che quella ‘carica’ provoca anche una iperestesia di un determinato viscere, ossia il riflesso cutaneo-viscerale-psichico.

Nel 1931, durante una seduta in cui il prof. stava esplorando una superficie cutanea, un soggetto lo avvertì che percepiva una sensazione strana. Calligaris allora fermò il proprio dito su quel punto ed ecco che la percettrice vide svolgersi-davanti ai suoi occhi chiusi-uno dei misteriosissimi ed affascinanti fenomeni che vennero chiamati “esperimenti del Calligaris”. Quel giorno cos’era accaduto? Una delle scoperte più importanti (ma meno note) della scienza.

Non è certo concetto da poter descrivere in poche parole e io sono la persona meno indicata, ma spero che qualcuno che si sta interessando a questo tipo di studi possa presto illuminarci in merito.

Dunque, potrebbe inquadrarsi in una stupefacente scoperta in quel campo che definiamo ‘metafisica’ (Aristotele la definiva così: “al di là della fisica”). Come un microscopio permette di estendere le ricerche nel microcosmo, le placche cutanee permettono di estendere le investigazioni al di là del mondo sensibile. Il prof. scrisse tutte le sue scoperte in ben 19 volumi in 12 anni, ma si dice che molti non siano ancora stati pubblicati da nessuno e oggi i suoi libri non sono più reperibili (solo presso il catalogo dell’ Associazione Culturale Aquarius, he sta pazientemente recuperando e pubblicando quei preziosi testi).

Come possiamo aspettarci, egli passò quasi per pazzo e le sue ricerche rifiutate da tutti. E con questa cattiva ‘pubblicità’, a poco a poco i pazienti diradarono le visite alla sua clinica, tanto che-fondata nel 1939 con il padre-alla fine della guerra dovette venderla. Alla scienza ufficiale non andava certo giù che esperimenti semplici quali quelli del Calligaris avessero ‘il difetto’ di funzionare davvero!

Si ritirò e continuò a scrivere i suoi libri, pubblicati a proprie spese. Si spense nel 1944. I suoi testi in Italia sono praticamente introvabili perchè ne hanno fatto man bassa scienziati stranieri, russi, americani, ecc. e molti suoi esperimenti che vi sono descritti sono stati ripetuti da altri ricercatori con successo, adesso anche in Italia.

 

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