Difficoltosi stati emozionali prolungati non sono mai casuali. Anche però un’eccessiva gioia seguita da improvvisa tristezza e demotivazione, se non vi sono plausibili motivazioni esterne, sono segnali di un equilibrio precario delle nostre emozioni. Il bisogno continuo di stimoli esterni, di compiti da svolgere, il disagio o addirittura l’ansia che può provocarci l’opinione altrui, la dipendenza dalle persone, la necessità di essere riconosciuti, apprezzati, avvalorati, la sfiducia nei nostri mezzi, nel nostro aspetto fisico, nelle nostre potenzialità, la noia della quotidianità, il malessere costante che ci disturba il sorriso, l’angustia di aver a che fare con situazioni “pesanti”… non sono mai sensazioni casuali! Tutt’altro. Sono le parole che il nostro corpo usa per comunicarci che dobbiamo cambiare qualche atteggiamento, convinzione o idea sulla strada che stiamo percorrendo…
Il corpo ha le sue parole per dirci ciò che va e quello che non va dentro di noi. Solo che non tutti hanno studiato questa “lingua”.
Cerco allora di aiutarti a capire il significato dei segnali (sintomi, malattie, idee ricorrenti, inquietudini, ansia, depressione, disturbi dell’alimentazione, intolleranze, allergie, disturbi dell’umore, ecc.) che il tuo corpo ti sta comunicando quotidianamente per dirti che non stai andando nella direzione giusta per la tua Realizzazione e Felicità. Ogni segnale ha una valenza specifica per la persona che lo prova e non è mai riconducibile a segnali simili provati da altre persone. Un forte raffreddore può essere l’effetto di un colpo di freddo per una persona e di una forte intolleranza all’ambiente familiare per un’altra, indipendentemente dalla stagione climatica.
Ogni corpo ha un suo sistema di funzionamento, un suo manuale di istruzioni. Le sue varie sintomatologie, così come gli stessi pensieri ossessivi, inquietudini, disagi, ansie e fissazioni, sono messaggi specifici che hanno un solo unico destinatario: noi stessi. Ecco che partendo da questo assunto, non si può accettare l’idea di una medicina generalizzata e valida per tutte le persone. Perché, diciamocelo, noi non siamo tutti uguali.
Impariamo allora insieme ad interpretare la “sincronicità” per capire che le vicende, la storia personale, le persone che entrano nella nostra vita non sono mai casuali. Ogni giorno ci arrivano messaggi concreti che - spesso - non riusciamo a interpretare. Io cerco di darvi una mano a leggere le metafore ed i “segni” con cui l’Universo si mette in contatto con noi, ogni giorno, 24 ore su 24.