Per raggiungere una totale libertà bisogna curare lo spirito e la sfera emotiva. Perché molti pazienti fanno tutto ciò che è necessario eppure non migliorano? Come mai i malati terminali appaiono sereni, quasi che l’imminenza della morte insegnasse loro a vivere per la prima volta? Il dolore segnala il punto di partenza sul cammino della guarigione. L’importante è trovare il coraggio di guardarsi dentro per abbattere i vecchi condizionamenti dettati dai cinque sensi e dalle nostre credenze culturali, convinzioni etiche e/o religiose che ci costringono a indossare un abito che spesso non ci appartiene. Occorre dunque guardare con nuove prospettive il nostro universo interiore per modificare radicalmente il mondo esterno, la realtà materiale in cui abbiamo scelto di vivere. Capire che il condizionamento e la paura non sono vicoli ciechi ma… scelte. A volte persino il dolore o la tristezza diventano una scelta preferibile pur di non affrontare cambiamenti radicali che fanno paura, che si credono dannosi o sconvolgenti di un finto equilibrio che, alla fine dei conti, manco ci soddisfa.
Vi invito a scoprire l’enorme potere della conoscenza interiore.
La vita di coppia, le relazioni affettive, familiari, sociali e lavorative, i problemi economici, la frustrazione, il sentirsi tradito dagli altri… sono solo lo specchio del nostro modo di interpretare il mondo così come i nostri timori e condizionamenti ce lo hanno strutturato. Non esistono fortuna e sfortuna, tantomeno la casualità: ogni cosa nella vita segue una disegno che costruiamo proprio con le nostre mani, con la nostra Mente. La conoscenza interiore aiuta a capire questo meccanismo per diventarne finalmente padrone. Il mondo in cui viviamo è solo l’immagine impressa nella nostra mente di quello che noi crediamo sia il mondo stesso, così come le esperienze vissute sono la conferma di ciò che pensiamo realmente su noi stessi. Un’immagine condizionata dove la conflittualità ed il dolore ci indicano cosa dobbiamo cambiare in noi.