Si tratta del naturale epilogo verbalizzato dell’individuazione del Codice Umano.
In questa fase si rende partecipe il paziente della lettura del suo codice e dell’individuazione di quegli aspetti che non collimano con le sue naturali tendenze innate ma che magari il soggetto persegue per proprie radicate motivazioni o modi di pensare familiari o sociali. Si pone l’accento quindi sulle caratteristiche innate del soggetto allo scopo di valorizzarle e favorirne il rifiorire all’interno della propria sfera comportamentale. Si passano ad analizzare così anche quegli episodi specifici che hanno potuto contribuire a far deviare la persona dal cammino naturale innato alla propria costituzione di appartenenza.
È questo il momento del confronto costruttivo che può, ma non necessariamente, passare al vaglio delle componenti psicologiche che abbiano inciso come fattori fuorvianti del naturale processo di crescita. Si spiega come il proprio corpo può reagire a comportamenti non costruttivi perpetrati negli anni portando all’individuazione degli aspetti della salute fisica che potrebbero arrecare danno in avvenire, se non l’hanno già fatto, in virtù dell’eventuale allontanamento dal proprio ruolo comportamentale e di indole che la propria costituzione biologica caratterizza. È questo il momento teorico che precede lo screening manuale dei Meridiani.
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