Il protocollo di una visita

Si tratta dell’elaborazione di un nuovo e rivoluzionario approccio diagnostico e terapeutico, nel quale si cerca di realizzare una fusione tra diversi aspetti della vita umana, che vanno dalla psicologia al corpo fisico, passando attraverso lo stato energetico-sprituale. Il Metodo fondato dal Dottor Nader Butto (Israele), con il quale ho avuto l’onore di formarmi, consente di acquisire una profonda conoscenza nell’ambito del corpo umano e di comprendere con maggior precisione la differenza tra mente e anima, e tra anima e spirito.

L’elemento fondamentale del suo Metodo è la comprensione dell’energia che anima il nostro corpo fisico e che gli conferisce vita e vitalità e del passaggio-trasformazione dell’energia in materia e viceversa.

Il Dottor Butto descrive per la prima volta la presenza di due poli principali nel nostro corpo, chiamati “Poli Maggiori”, situati uno nel petto e uno nel bacino, con disposizione inversa nell’uomo rispetto alla donna. Il loro contenuto energetico è molto importante e determina il livello di vitalità generale di tutto il corpo, essendo considerati come un generatore che fornisce energia vitale a tutto il sistema.

I poli sono connessi l’uno all’altro da linee di forza già descritte dalla cultura millenaria cinese e conosciute come “meridiani”. Il campo magnetico creato dalla presenza dei poli maggiori è, invece, stato descritto dall’antica cultura indiana e anche da altre culture e viene chiamato “aura”.

La metodologia suddivide il corpo fisico in sette segmenti, separati l’uno dall’altro per mezzo di una membrana fibro-muscolare, che ha la funzione protettiva di mantenere una certa indipendenza energetica dei segmenti.

In ognuno di questi segmenti è situata una ghiandola endocrina, che ha la caratteristica di possedere una bassa resistenza elettrica e un’alta conducibilità; grazie a questa peculiarità, in corrispondenza di ogni ghiandola, si crea una sorta di risucchio dell’energia circostante che fluisce dal campo energetico verso le ghiandole stesse provocando una rotazione a spirale che genera un vortice. Questi sono i centri energetici o “chakra” descritti dall’antica cultura indiana.

Il rapporto tra psiche e corpo avviene attraverso la dimensione energetica dell’anima. Ogni aspetto della nostra vita corrisponde ad uno dei sette segmenti; ad esempio il quarto segmento, individuabile nel torace, corrisponde all’aspetto affettivo-familiare, mentre il quinto segmento individuabile nel collo corrisponde alla nostra auto-espressione negli ambiti lavorativo, espressivo e comunicativo.

I conflitti psicologici riguardanti un determinato aspetto della nostra vita, colpiscono il segmento corrispondente secondo un principio molto simile alla vibrazione simpatica. Ogni conflitto ha inoltre, per lo stesso principio, un indirizzo specifico nei vari organi del nostro corpo dove va a depositarsi.

Così, ad esempio, un conflitto di separazione da una persona cara non elaborato colpisce il cuore, mentre un conflitto di abbandono dai genitori colpisce i polmoni, mentre ancora la paura di essere criticati colpisce l’intestino crasso, e così via.

Il rapporto tra il tipo di malattia, l’organo colpito e il conflitto specifico che ha causato la malattia è quello che offre, quindi, maggior interesse clinico-pratico e che presenta un enorme potenziale nell’applicazione a livello terapeutico e a scopo preventivo.

Attraverso una tecnica specifica viene sviluppato un nuovo senso, utile come mezzo ausiliario per la diagnosi, non solo della malattia fisica, ma anche del disturbo energetico latente e ancora non fisicamente manifestato.

Per mezzo della “regressione energetica” si potrà arrivare, poi, a conoscere lo specifico conflitto psicologico non risolto e quindi conseguentemente dare la possibilità al paziente di elaborarlo.

La pratica del lavaggio energetico consente una finale e duratura liberazione dal blocco energetico emozionale e quindi la guarigione del corpo fisico.

Un’altra tecnica importantissima è quella dell’autolavaggio, che viene insegnata al paziente dopo il lavaggio energetico e che consente di poter ripetere da soli, dopo la seduta con il terapeuta, l’esperienza del lavaggio energetico e mantenersi così aperti e liberi da ogni blocco.

“Guarire un ammalato non significa solo applicargli certe tecniche:
questo non ha alcun senso senza la pazienza, l’affetto e l’amore verso il prossimo e verso l’universo intero”
Nader Butto

 

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